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L’Orvietana e Severino Capretti si scambiano “un arrivederci”.

Il comunicato della società e le parole del DS dopo la sofferta decisione.

“L’Orvietana Calcio, a malincuore, saluta e ringrazia il direttore sportivo Severino Capretti, che per questioni personali legate alla gestione dell’attività di famiglia, si vede costretto a riavvicinarsi a casa. Ringraziandolo per la serietà, la correttezza e per quanto di bello siamo riusciti a fare insieme, il presidente Roberto Biagioli e tutto lo staff dell’Orvietana gli fa il più grosso in bocca al lupo per la prossima stagione sui campi laziali, augurando a lui e a noi che questo sia un arrivederci”.

Severino Capretti tiene a ribadire le motivazioni che lo hanno portato a questa scelta:

Voglio ringraziare tutte le persone e i componenti dell’Orvietana, i tifosi, la città, le istituzioni, le testate giornalistiche per quello che abbiamo condiviso insieme. Ci sono stati momenti più o meno facili, ma quello che è più importante oggi è che l’Orvietana, al momento della chiusura forzata, è risultata 4° in classifica, in zona playoff, con numeri importanti, con una semifinale di coppa dove siamo usciti contro chi poi ha vinto il trofeo”.

“E’ stata una stagione ricca di soddisfazioni soprattutto contro le grandi, la capolista ha perso ad Orvieto, anche nell’ultima gara giocata abbiamo battuto davanti al nostro pubblico una delle favorite, il Sansepolcro, e lo abbiamo fatto con merito. Lascio un lavoro importante portato avanti con i tecnici Fiorucci e Ciccone, con i preparatori Massetti e Di Domenico, con il professor Cappelleti, i fisioterapisti Giorgi e De Bellis, uno staff eccezionale che ha sempre venduto cara la pelle per tirare fuori il massimo. Dispiace non aver portato a termine la stagione, che avrebbe potuto regalarci altre gioie, ma nessuno poteva immaginare quanto poi accaduto, una situazione che comporterà problemi economici e anche logistici, basti solo pensare che siamo ancora chiusi nelle nostre regioni”.

“Bisogna quindi riflettere e fermarsi un attimo, lo fanno le società, come le aziende, che devono rivedere i budget, lo facciamo anche noi operatori che dobbiamo pensare alle nostre famiglie. Personalmente ho ricevuto richieste da parte di società di Eccellenza logisticamente favorevoli al mio luogo di residenza, società che peraltro stimo e conosco e che vogliono disputare campionati interessanti. Sono sicuro che questo accadrà anche ad Orvieto perché il presidente Biagioli, tra un mese sarà pronto a riorganizzare la stagione futura, anche se ancora non sappiamo quando e come inizierà. Il mio numero sarà sempre disponibile per l’Orvietana, per il presidente Biagioli, per Massimo Porcari, per tutti quanti lo vorranno”.

“La società ha scritto che questo è un arrivederci, mi lusinga e mi fa piacere e come ho detto a molte persone di Orvieto è un arrivederci anche da parte mia, speriamo che un giorno si possa continuare quello che avevamo cominciato la scorsa estate. Il mio ringraziamento va a tutti, anche a quelli che hanno lavorato nell’ombra, ma sempre intensamente, come autisti, cuochi, accompagnatori e il personale che ci ha sempre fatto trovare tutto pronto. Ringrazio la segreteria e non per ultimo Massimo Pace perché è sempre riuscito a risolvere qualsiasi problematica logistica per ogni allenamento. Credo che questa grande stagione resterà nella nostre menti per tanti anni. Magari appena possibile ci rivedremo prestissimo a Orvieto anche per un aperitivo visto che sono mesi che non ci rincontriamo!”

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Annullata l’edizione 2020 del Torneo Frustalupi

Proprio nel trentennale dell’anniversario della scomparsa, l’emergenza Covid 19 non consente lo svolgimento del torneo.

L’Orvietana calcio comunica ufficialmente che l’edizione 2020 del Torneo Giovanile Mario Frustalupi non si disputerà.

Tra meno di un mese sarebbe iniziato il nostro torneo giovanile più bello, quello dedicato a Mario Frustalupi. Avremmo visto sul campo centinaia di ragazzi correre, arrabbiarsi, abbracciarsi e festeggiare. Avremmo aspettato con gioia la finale, per ritrovarci insieme alla famiglia di Mario, e tenerne vivo il ricordo. Dopo 26 edizioni, quest’anno il Covid ha deciso di chiudere i campi a doppia mandata e di non farci giocare. Pazienza. Noi non molliamo e vi diamo appuntamento per il prossimo anno.

Nella foto qui sotto la locandina della scorsa edizione 2019, la numero 26.

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Severino Capretti e l’Orvietana al tempo della Quarantena: “Prima la salute, non so se sia giusto ripartire, ma dobbiamo in caso farci trovare pronti”.

Con la premessa che nessuno dimentica la gravità del momento che stiamo vivendo e quanto i comportamenti corretti di ogni singolo individuo siano importanti per ridurre i danni e per sperare che questa situazione duri il minor tempo possibile, proviamo a capire come si sta muovendo l’Orvietana calcio ormai ferma da quella vittoria interna contro il Sansepolcro del 23 febbraio. Ne parliamo con il direttore sportivo Severino Capretti.

Ma insomma voi addetti ai lavori qualche indiscrezione la avete avuta o dalla Lega Dilettanti ancora tutto tace?

“E’ tutto fermo, ad oggi c’è la sospensione alle attività fino al 13 aprile, ma a parer mio lo stop alle attività sarà ulteriormente prolungato. In questo momento non vedo spiragli di grande miglioramento nei numeri covid 19”.

Mettere tutti d’accordo non sarà facile, ci sono posizioni opposte tra chi già vorrebbe pensare alla prossima stagione e considerare ormai annullata questa e chi spera di tornare a giocare per finire i campionati ed emettere i verdettI.

“Credo che la priorità sarà quella di ripartire a livello di vita e di conseguenza con le aziende, le industrie che poi sono i maggiori finanziatori nel calcio. Ma per far questo il covid 19 va sconfitto, ripartire per poi dover ribloccare tutto non ha senso e creerebbe danni irreparabili. Oggi come non mai bisogna vivere alla giornata, migliorare la nostra cultura personale e stare a casa. Poi quando ci saranno le condizioni per ripartire, ci sono gli organi preposti che decideranno. Noi addetti ai lavori, invece di dire la nostra tanto per dire, credo dobbiamo curare la nostra squadra, mantenere il gruppo con la spia accesa. Mi sento solo di dire che oggi chi vuol ripartire ad ogni costo, non ha grande rispetto per tutti quei morti, per medici, infermieri, forze dell’ordine e commessi di supermercati che sono in servizio in un momento così delicato”.

Anche perché ripartire ad ogni costo significa mettere a rischio la salute, se si dovesse ripartire a porte chiuse è come se passasse il messaggio: c’è pericolo per il pubblico, ma non per chi va in campo o si allena.

“Infatti non ha senso. Con la salute non si può rischiare. Credo che si ripartirà solo quando ci saranno le condizioni, prima nessuno se ne prenderà la responsabilità. Anche per rispetto difronte al dolore di tutte quelle famiglie che hanno perso i propri cari”.

Per non parlare dei problemi come il limite 30 giugno, i fuoriquota. Poi come si riparte? Come si troveranno le risorse economiche per il calcio in questo momento?

“Le problematiche saranno molte, ma con il lavoro degli organi preposti si troverà una linea guida. Indubbiamente bisognerà aiutare le aziende e le società, noi non abbiamo tutele contrattuali, anche qui ora è uscito nel decreto il rimborso di 600 €. Insomma il calcio subirà un ridimensionamento. Sarà il momento dove le idee, il lavoro sul campo e di scouting, prevarrà sulle spese folli”.

Quasi una nuova era soprattutto per i dilettanti, ma saranno tutti d’accordo? ci sono società veramente dilettantistiche accanto a società semiprofessionistiche nello stesso campionato

“Credo che le società debbano avere buonsenso, allinearsi alle scelte della LND e poi costruire la propria ripartenza con grande serietà, nel rispetto di noi operatori e ognuna sceglierà il proprio metodo. Oggi è prematuro fare ipotesi”.

E intanto il gruppo dei calciatori come se la sta passando?

“I ragazzi si stanno allenando singolarmente, con la maggior parte di loro c è un filo diretto quotidiano, ci sentiamo con videochiamate. Dal lunedì al venerdì il mister la sera mette il programma di allenamento che il prof. Jacopo Cappelletti prepara. È nostro dovere finché non ci saranno direttive ufficiali, mantenere testa e gambe orientate al campionato. Per rispetto di una maglia che rappresentiamo”.

Al momento quindi l’obiettivo è non farsi trovare impreparati nel caso si dovesse ripartire, altro non si può fare…

“Assolutamente!! Poi noi dello staff cerchiamo sempre di aggiornarci, seguire lezioni telematiche, vedere partite, conoscere, informarsi. Proprio in questi giorni si scherzava col prof. Cappelletti, vedendo gli allenamenti atletici del prof. Carlos Lalin del Totthenam. Insomma siamo attenti a migliorarci”.

Inutile nascondere però che l’ipotesi più probabile è che non si riesca a ripartire a meno che non si giochi in piena estate, ma non so quanto avrebbe senso soprattutto tra i dilettanti, o no?

“Lo ho già ribadito, il campionato se riprenderà sarà comunque falsato. Dopo più di due mesi di stop, si parla di parametri azzerati. La classifica reale di questa stagione a mio modesto parere è questa attuale”.

Dalla società hai avuto qualche rassicurazione per questo finale di annata e per la prossima o inevitabilmente non si può fare alcun discorso, è ancora troppo presto?

“La società è presieduta da una persona di grande spessore professionale e morale, il presidente Biagioli segue l’evoluzione del momento e siamo in continuo contatto. Ma per quello che riguarda il futuro è presto per fare ipotesi”.

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L’Orvietana piange la scomparsa di Vittorio Michelangeli

Il presidente Roberto Biagioli, a nome di tutto il mondo biancorosso, si stringe attorno ai familiari di Vittorio Michelangeli, che per oltre 40 anni ha ricoperto il ruolo di segretario e, per un periodo, anche di amministratore dell’Orvietana calcio.

Scompare all’età di 82 anni un personaggio storico dell’Orvietana calcio. Vittorio Michelangeli, fin dal 1973 quando ha iniziato ad operare all’interno della società, ha sempre amato i colori biancorossi, ne è stato protagonista in prima persona anche nei momenti più difficili, con responsabilità e col suo modo di fare garbato e cordiale che tutti hanno sempre apprezzato.

Vittorio, vera memoria storica dell’Orvietana, sempre aperto ad ogni tipo di collaborazione, è stato prezioso in occasione del centenario della società, nel 2010, per redigere il libro della storia dei primi 100 anni biancorossi, scritto dal giornalista Gabriele Martelloni. Vittorio lascia un vuoto difficilmente colmabile. Lottava da anni contro una malattia.

Se n’è andato in silenzio, lontano dalla città che sentiva sua, distante dal piccolo mondo di amici e dall’Orvietana che, dopo la famiglia, ha sempre avuto un posto d’onore nella sua vita quotidiana. Vittorio Michelangeli è volato in cielo causa un male cattivo, meno misterioso del virus, che aveva condizionato la sua vita nell’ultimo periodo, trascorso vicino alla moglie Liliana, ai due figli, Alessandro e Maria Giulia, ai nipoti. Erano stati proprio Alessandro e Giulia a caldeggiare, qualche anno fa, il trasferimento dei genitori a Tarquinia, residenza di entrambi. Vittorio, per indole e amore verso i ragazzi non si era opposto. Aveva capito quanto fosse necessario, anche se, il suo cuore era rimasto a Orvieto. Dov’era nato, cresciuto con Mario Frustalupi e altri amici sul campo di Via Roma, già con i colori biancorossi impressi sulla pelle. Poi il lavoro nelle imprese impegnate a costruire strutture che avrebbero cambiato il volto e le abitudini delle nostre zone, prima di trovare la sistemazione definitiva nell’ente ospedaliero. Alla ASL aveva relazioni con il pubblico e un indice di gradimento superiore alla media per il modo in cui sapeva gestire i contatti. Per Vittorio questo  non era lavoro, soltanto  la maniera per esternare un’infinità bontà. Che l’ha sempre contraddistinto anche nella vita di tutti i giorni, con il volto sempre sorridente, le sue belle parole, senza mai dimenticare di portare il suo saluto a casa, per quelli che conosceva. Si arrabbiava soltanto la domenica, per i risultati avversi alla sua Orvietana, amata a tal punto da farne, quasi una ragione di vita. Con l’immancabile borsa, zeppa di cartellini, contratti, come pure di conti, era solito far visita ai vari Presidenti, pronti ad ascoltare anche i suoi consigli, disinteressati ma, comunque, diretti a tener lucida l’immagine del club biancorosso. Impeccabile nel ruolo di Segretario, custodiva gelosamente i trofei nella sede sociale, dov’era facile trovarlo tutte le sere, con la partita a biliardo insieme agli amici, prima di passare da Alvaro, in piazza del Popolo, a ritirare la pizza calda per Liliana e i ragazzi. La piazza era un altro dei punti d’incontro, per la chiacchierata con Fernando e Rosanna nella tabaccheria “Capretto” o ritrovarsi con Franco e Fernanda Gianlorenzi, amici da sempre, nel negozio di abbigliamento. Amici dimostratisi tali anche nell’ultimo periodo, con la rimpatriata a Vulci e le loro visite a Tarquinia. In tempi, abbastanza recenti, Vittorio inviò una cartolina illustrata alle persone che, forse, giudicava più affini, zeppa di cordialità. Probabilmente, un rimprovero garbato, per le telefonate sempre più rare. Un mezzo semplice, oggi inusuale, ma con un significato d’amicizia che porteremo sempre nel cuore. Addio Vittorio riposa in pace.

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Orvietana in lutto per la scomparsa dell’ex presidente Carloni

Con immensa tristezza il Presidente dell’Orvietana Calcio, Roberto Biagioli, congiuntamente ad atleti, tecnici e collaboratori della Società, ha appreso la notizia della scomparsa di Emidio Carloni.

Già Presidente dell’USO, in momenti diversi, come ad inizio anni 80, l’imprenditore, fondatore di un marchio famoso nei cinque continenti, aveva tradotto per lo sport le sue geniali intuizioni, il suo modo sul come gestire una Società sportiva con metodi aziendali. Sua la prefazione nel libro che ricorda i primi 75 anni della storia biancorossa nella quale avevano trovato il giusto spazio anche altre discipline e non solo il calcio. Lo ricordiamo sponsor nel basket, lo rammentiamo spettatore sugli spalti del Muzi ancora per tanto tempo dopo l’uscita dai quadri dirigenziali.
Alla sua famiglia vanno le condoglianze del Presidente e di tutti coloro che, nel corso degli anni, ebbero l’opportunità di collaborare con lui.

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Il cordoglio dell’Orvietana per la scomparsa di Gino Mosconi

Il presidente Roberto Biagioli e l’Orvietana Calcio in ogni sua componente, si unisce al cordoglio della famiglia Mosconi, vicini nel dolore per la scomparsa dell’amico Gino (nella foto by OrvietoSport nel corso di una premiazione).
Vicino all’Orvietana sin dai primi anni della nascita della sua ” Federico Mosconi”, ha orgogliosamente seguito il nipote Filippo su tutti i campi dell’Umbria nello scorso campionato d’eccellenza.
Il tuo ricordo e la tua amicizia resterenno nella storia biancorossa… ti sia lieve la terra, caro Gino.

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Il Fiorucci – pensiero: “Non si riparta prima che l’emergenza sia superata”.

“ma se si riparte dovremo essere pronti”. Nella famiglia biancorossa stanno tutti bene, questo l’unico aspetto che conta secondo il Tamba.

Ne aveva viste tante Silvano Fiorucci nella sua carriera da calciatore ed allenatore, ma una situazione del genere non ha ovviamente precedenti nemmeno nella sua lunga esperienza. Con tre familiari che lavorano in ospedale poi il Tamba vive ancor più da vicino l’emergenza di questi giorni.

Anzi tutto come passi il tempo?

“In casa, al massimo nel mio giardino o qualche minuto passeggiando nei dintorni quando devo uscire con il cane. Chiaro che a volte è dura, ma pensando a cosa sta provando tanta gente che soffre, non possiamo lamentarci. Ho familiari che lavorano in ospedale, che sono negativi, ma che mi fanno capire bene la gravità di quello che sta succedendo”.

Proviamo a parlare di sport, il programma di allenamenti personali dei primi giorni procede?

“Certamente. Il preparatore Jacopo Cappelletti, ci manda in continuazione i suoi programmi, riveduti e corretti per la particolare situazione, che i calciatori, nel limite delle sacrosante restrizioni a cui tutti dobbiamo sottostare, riescono a portare avanti. Ci vediamo quotidianamente in video chat, 5 alla volta, controllo che tutti stiano bene e continuino ad allenarsi. La cosa più importante è che stiamo tutti bene”.

Si potrebbe tornare a giocare tra diverse settimane, magari a ritmi serrati di una partita ogni tre giorni, con la possibilità di finire in estate, ma ci sta anche l’ipotesi che la stagione non finisca.

“Due cose devono essere chiare, anzitutto non si deve ripartire finché non ci sta assoluta certezza che l’emergenza sia finita, ma poi, se si riparte, dobbiamo farci trovare pronti. Tutto ha un inizio e una fine, ma non sappiamo quando sarà. In queste situazioni estreme si vede chi è più intelligente, per come le affronta, per come le supera e per come si comporta dopo. Nello sport siamo abituati a lottare, ma qui bisogna combattere rimanendo fermi, non è facile. Come ho sempre detto anche durante una partita, ci sono momenti in cui bisogna essere martelli e altre dove bisogna essere incudini e prendere le martellate, succede durante i 90 minuti, succede anche nella vita”.

Per girare pagina prima possibile dobbiamo rinunciare a parte della nostra libertà, dobbiamo capirlo tutti.

“Ho sentito tante voci, alcune condivisibili, altre assurde. Anche chi ragiona solo in termini economici dovrebbe ricordare che costa più un malato in terapia intensiva che fare tamponi agli asintomatici, abbiamo piani antiatomici, ma rimaniamo inermi davanti a un virus. Eppure c’è chi ha detto che gli Italiani hanno trovato il modo per non fare niente. Ci si doveva fermare prima, ma è mancato coraggio, in questo condivido le parole di Damiano Tommasi. Ricordo che ero a cena con il presidente Biagioli quando arrivò la notizia che in Cina stavano costruendo ospedali in poche ore, la cosa ci preoccupò, era un chiaro segnale di allarme, ma evidentemente non per tutti”.

La speranza è di rivederci presto dal vivo.

“Siamo un popolo che le ha passate tante e ce la faremo anche questa volta, pensiamo a combattere questa pandemia, poi avremo modo anche di tornare a parlare di calcio”.

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Comunicato Ufficiale: stop fino al 3 Aprile, annullata fase nazionale Juniores, nuove date spareggi Eccellenza

Tutte le attività dilettantistiche ferme fino a venerdì 3 aprile. L’Orvietana sceglie programma di allenamenti individuali.

Comunicato Lega Nazionale Dilettanti:

  • Tutti i campionati dilettantistici, dalla serie D alle categorie giovanili resteranno fermi fino a venerdì 3 aprile.
  • Tutte le sedi della LND restano chiuse fino al 15 marzo per la sanificazione dei locali.
  • Rinviato il Torneo delle Regioni di calcio a cinque (in programma in Veneto dal 3 al 10 aprile).
  • Annullata la fase nazionale del campionato Juniores Regionale. Pertanto, in via straordinaria e per la sola stagione sportiva attuale, tale attività dovrà ritenersi definitivamente conclusa al termine delle Fasi Regionali
  • Rimodulate le date degli spareggi nazionali per le promozione in Serie D tra le seconde (o le vincenti playoff) di Eccellenza (salvo successivi necessari ulteriori provvedimenti): Semifinali: 31 maggio e 3 giugno; finali: 7 giugno e 14 giugno.
  • Termine ultimo in cui i comitati regionali devono comunicare le seconde classificate in Eccellenza (o le vincenti playoff regionali): 25 maggio.

Comunicato Orvietana calcio:

Visto l’evolversi della situazione sulla diffusione del Covid19, e vista la sospensione di tutti i campionati decisa ora dalla LND fino al 3 aprile, da oggi fino a data da destinarsi tutte le attività dell’Orvietana Calcio, compresa prima squadra, verranno sospese. Ai giocatori è già stato personalizzato un programma di allenamento individuale, che svolgeranno in autonomia. Invitando tutti i nostri atleti a rispettare le indicazioni in merito alla prevenzione della diffusione del virus, restiamo a disposizione di tutti per informazioni e chiarimenti.

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Gli auguri dell’Orvietana a tutte le donne

L’Orvietana calcio, a nome del suo presidente Roberto Biagioli, della dirigenza, dello staff e di tutti i suoi atleti di ogni livello, porge un grande augurio a tutte le donne. Mamme, mogli, sorelle, zie, nonne e amiche, anche esse colonne portanti della famiglia biancorossa. In un periodo di difficoltà, per tutto quello che sta accadendo, è ancora più importante celebrare l’importanza delle donne. Anche se le cerimonie saranno annullate per le misure preventive dell’emergenza sanitaria, tutte le riflessioni sulla Giornata Internazionale della Donna rimangono fondamentali.

Auguri a tutte!

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Il Comitato Regionale Umbro sospende tutte le attività fino al 15 marzo compreso

L’Orvietana calcio aveva comunque deciso di sospendere le attività in via precauzionale.

Il Comitato Regionale Umbria, tenuto conto dell’evoluzione negativa in relazione al coronavirus Covid 19 resa nota dagli Enti Nazionali e Regionali preposti, preso atto del Decreto emanato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri in data 04 Marzo 2020 e ritenendo necessario dare priorità alla salute di tutti i propri tesserati

D E L I B E R A

la sospensione di tutte le attività regionali e provinciali dilettantistiche e di Settore Giovanile e Scolastico, programmate dal Comitato Regionale Umbria e dalle sue articolazioni periferiche, fino al giorno 15 Marzo 2020.

Se non verrà comunicato diversamente, i campionati siltteranno così di due settimane e l’attitivà dovrebbe riprendere lunedì 16 marzo e le gare successive, fino al 3 aprile, come da disposizione governativa, si giocheranno a porte chiuse.

Se la decisione non verrà cambiata il campionato di Eccellenza, si chiuderebbe domenica 3 maggio anziché domenica 19 aprile.

L’Orvietana Calcio aveva già preso la decisione, prima della comunicazione ufficiale da parte della FIGC, avendo a cuore la salute dei propri ragazzi, tecnici e dirigenti, in via preventiva di SOSPENDERE le attività sportive (allenamenti e partite).