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Silvano Fiorucci confermato sulla panchina dell’Orvietana, saluta il ds Mortolini

A margine della manifestazione in Comune dei premi OrvietoSport, il presidente Biagioli annuncia la conferma del tecnico.

Foto: Filiberto Mariani / Orvietosport

Una sala consiliare gremita per l’edizione numero 14 dei premi OrvietoSport, organizzati dall’omonima testata giornalistica, ha visto consegnare due riconoscimenti per l’Orvietana Calcio: alla formazione Under 15 guidata da Enrico Broccatelli, come squadra dell’anno (ex aequo con le pallavoliste Under 13 dell’Orvieto Volley Accademy) e a Silvano Fiorucci, riconoscimento per la “Mission Impossible” avendo guidato la formazione biancorossa verso una salvezza che a un certo punto della stagione sembrava solo un miraggio.

Come corollario di questo evento il presidente Roberto Biagioli ha annunciato ufficialmente che proprio Silvano Fiorucci continuerà ad essere l’allenatore della prima squadra anche nella prossima stagione di Serie D. Non ci sarà invece il ds Fabrizio Mortolini, anch’egli arrivato in autunno e protagonista della risalita, che lascia per esigenze personali. Mortolini, presente all’evento, ha ringraziato tutti per la splendida avventura vissuta al suo ritorno ad Orvieto in questi ultimi mesi.

Il presidente Biagioli, insieme a tutta l’Orvietana calcio, ringrazia Fabrizio Mortolini per il grande impegno e la professionalità dimostrati, consapevole che quando Fabrizio fu chiamato per cercare di risollevarsi dopo un avvio di stagione non positivo, non poteva essere fatta scelta migliore. L’Orvietana augura a Fabrizio Mortolini i migliori successi, sapendo di poter sempre contare su un amico. L’Orvietana calcio nella prossima settimana nominerà un nuovo direttore sportivo.

Nella foto di copertina la consegna del premio a Fiorucci, nella foto in basso la consegna, da parte dell’assessore comunale allo sport Carlo Moscatelli, del premio squadra dell’anno all’Under 15.

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Ora è ufficiale, Giovani D Valore: l’Orvietana si aggiudica il primo premio

Entrano nelle casse 25 mila euro per aver impiegato per il maggior minutaggio i giovani in quota oltre il limite obbligatorio.

Era nell’aria, anzi ufficiosamente lo si sapeva già, visto che per tutta la stagione l’Orvietana è sempre stata prima nella speciale classifica “Giovani D Valore”. Classifica che il comitato Interregionale della Lega Nazionale Dilettanti stila ogni anno per premiare le società che impiegano un maggior numero di giovani e per maggior tempo, oltre le quote obbligatorie. Mancava solo il bonus di fine anno calcolato sull’intera attività giovanile e mancava ovviamente di conquistare la salvezza, le società retrocesse sono state infatti escluse dalla graduatoria.

Ottenuto il mantenimento della categoria non c’erano più dubbi, infatti la valutazione dell’intero movimento giovanile biancorosso non ha fatto che confermare il primo posto, davanti a Tau Altopascio e Sangiovannese. Ecco quindi che entreranno nelle casse dell’Orvietana i 25.000 euro di premio, come certificato dal Comunicato Ufficiale numero 150 della LND-Comitato Iterregionale.

Negli altri 8 gironi di Serie D hanno vinto: Chieri, Brusaporto, Legnago, Fanfulla, Fano, Lupa Frascati, Cavese e Vibonese.

I premi saranno accreditati alle Società vincitrici entro la chiusura della stagione sportiva 2022/2023 e gli importi potranno essere compensati per l’iscrizione al Campionato di Serie D 2023/2024. I premi potranno essere corrisposti unicamente a seguito di iscrizione al campionato di competenza 2023/2024.

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Enrico “Zenga” Broccatelli fa il punto sulla stagione trionfale degli Under 15

Il tecnico ha portato al successo i Giovanissimi, così che tutta l’agonistica biancorossa il prossimo anno disputerà i massimi campionati.

INTERVISTA DI: Ferdinando Di Genua.

Una stagione dominata, dall’inizio alla fine. Quanto lavoro c’è dietro questo risultato?

“È stata una stagione straordinaria. Siamo partiti con l’obiettivo di provare a vincere per tornare nel massimo campionato della categoria Under che mancava da otre un decennio. Il gruppo è stato rinnovato e anche rinforzato; inizialmente abbiamo fatto fatica a trovare il vestito giusto, in base alle caratteristiche dei ragazzi. Abbiamo lavorato duramente e, grazie alla disponibilità di tutti, alla fine siamo venuti fuori. Il lavoro è stato di staff e ognuno ha fatto la propria parte in maniera esemplare, a cominciare dal mio vice, Edoardo Tonelli, al Prof. Alessio Stocchetti, che ha svolto le sue attività con la professionalità che ben conosciamo. La vittoria finale è stata la somma di tutti questi fattori, insieme alla crescita esponenziale di tutti i calciatori”.

Quali sono le caratteristiche della categoria che hai allenato in questa stagione?

“Il campionato regionale A è notoriamente un campionato difficile e lo diventa ancor di più se devi vincere a tutti i costi. Quindi bisogna gestire la pressione, gli avversari che giocano la partita della vita, cambiare il modo di interpretare la gara in base all’avversario e talvolta alle condizioni del campo. È capitato anche di aver snaturato il nostro modello tattico e di costruzione per portare a casa il risultato, giocando come si suol dire “sporco” e anche questo fa parte del percorso di crescita che dicevo prima. La mentalità vincente si costruisce così. Ricordo inoltre che per i ragazzi è la prima vittoria importante nella loro breve storia di calciatori e sicuramente quella che non dimenticheranno mai”.

Quanta responsabilità c’è nell’allenare dei ragazzi in un’età così importante per la loro crescita?

“Sinceramente non avevo mai allenato questa categoria; finora avevo fatto solo prime squadre e, nel giovanile, l’Under17. Abbiamo dovuto rimodulare il lavoro soprattutto per quanto riguarda i fondamenti della tecnica e tattica di base, ci siamo concentrati molto sulle situazioni di gioco cercando sempre di far arrivare il giocatore alla soluzione senza imporre nulla. Voglio sottolineare che il grande merito va soprattutto ai ragazzi che hanno recepito in pieno i nostri insegnamenti in tempi relativamente brevi”.

Cosa significa rappresentare una società come l’Orvietana?

“È la terza volta che torno all’Orvietana e, come le altre volte, sono riuscito a portare a termine con successo la missione. L’Orvietana è tra le società più longeve e importanti della regione. Al suo interno è tutto amplificato e bisogna avere esperienza e coraggio per tenere la pressione e, soprattutto, essere convinti del proprio lavoro senza subire condizionamenti. Infine ringrazio il presidente e i responsabili dell’agonistica per avermi per l’ennesima volta rinnovato la fiducia, che penso di aver ripagato pienamente”.

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Juniores Cup: convocati Rossi e Chiaverini

La manifestazione manderà in campo tutti i migliori talenti 2004 e 2005 della Serie D e del Campionato Juniores.

L’Orvietana calcio continua a ricevere enormi soddisfazioni dai propri giovani. Dopo aver chiuso il campionato di Serie D a metà classifica con la formazione avente l’età media più bassa del girone E ed anche con il maggior utilizzo di giocatori in quota, tanto da risultare prima nella classifica “Giovani D Valore”, ecco che il selezionatore della rappresentativa, l’allenatore Luca Venturini, insieme al dirigente responsabile Giorgio Corradetti, ha convocato il portiere Emanuele Rossi e l’attaccante Daniele Chiaverini, entrambi classe 2005, per la Juniores Cup che si svolgerà dal 15 al 20 maggio in Toscana, con raduno a Viareggio.

La rappresentativa del Girone E sfiderà quelle dei gironi B ed I. Prima gara contro il girone B a Pietrasanta martedì 16 maggio alle 16:30, seconda gara contro il girone I a Seravezza il 17 o 18 maggio, a seconda del risultato della prima gara. Semifinali venerdì 19 e finale sabato 20.

Un’ottima occasione di crescita per i due talenti biancorossi, che hanno anche collezionato diverse presenze in prima squadra e un’ulteriore premio per il gran lavoro svolto dal settore giovanile dell’Orvietana.

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In campo Under 17 e Under 15, la classifica finale della prima squadra

L’Orvietana è 10° in Serie D, 9° posto sfumato solo per classifica avulsa.

Chiuso il campionato della prima squadra, a livello agonistico restano ancora in corsa i campionati giovanili regionali Under 17 e Under 15, con gli Allievi che giocheranno in casa domenica mattina all’antistadio e i Giovanissimi (nella foto), già vincitori del campionato, che saranno di scena a Corvia contro il Fulginium.

Intanto è stata ufficializzata la classifica finale del girone E della Serie D che vede l’Orvietana appaiata al Tau Altopascio al 9° posto, con i biancorossi ufficialmente decimi per la peggior differenza reti a parità di classifica generale e di punti in classifica avulsa con i toscani. In realtà questa classifica potrebbe ulteriormente essere modificata in caso di penalizzazione del Seravezza, ammesso sempre che arrivi e che venga applicata a questa e non alla prossima stagione. Intanto nel weekend saranno definite le ulteriori due retrocessioni del girone E, oltre quelle già avvenute di Città di Castello e Montespaccato: saranno le due perdenti dei playout Mobilieri Ponsacco – Sporting Trestina e Grosseto – Terranuova Traiana.

Under 17, Campionato Regionale Serie A1, girone unico: ORVIETANA – ACCADEMIA CALCIO TERNI, domenica 14 maggio ore 11:00, antistadio O. Achilli, Orvieto.

Under 15, Campionato Regionale Serie A2, girone B: FULGINIUM – ORVIETANA, domenica 14 maggio ore 9:30, antistadio loc. Corvia, Foligno (PG).

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Classifica Serie D girone E

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I ringraziamenti di Silvano Fiorucci

Il “Tamba”, pronto a proseguire l’avventura ad Orvieto, ricorda come sia stato fondamentale l’apporto di tutti.

Per la terza volta chiamato ad Orvieto per tenere in Serie D l’Orvietana, Silvano Fiorucci ottiene ancora l’obiettivo che il presidente Biagioli gli aveva chiesto. Era già successo nelle stagioni 2009/10 e 2010/11 quando in entrambi i casi il Tamba venne chiamato quasi d’urgenza a risolvere due finali di stagione improvvisamente divenuti difficili: tre partite nel primo caso, playout compresi, e solo il playout nel secondo caso e Fiorucci salvò l’Orvietana. Poi il Tamba si era seduto di nuovo sulla panchina biancorossa nella stagione interrotta dalla pandemia, con l’Orvietana in zona playoff in Eccellenza.

Al termine di questo capolavoro sportivo, come da molti è stata definita la seconda parte di questa stagione, Silvano Fiorucci ci tiene a ringraziare tutti:

“Abbiamo giustamente omaggiato coloro che sono andati in campo, che poi sono i veri artefici di questo risultato, oltre che ovviamente il presidente Roberto Biagioli, i vice presidenti Antonio Di Natale e Luciano Petrangeli e tutti i dirigenti che hanno sempre tenuto la barra dritta anche nei momenti più difficili e gli amici come Ciccio Paci e Claudio Cavalloro. Hanno meritatamente ricevuto applausi il direttore Fabrizio Mortolini che ha fatto un lavoro perfetto e la new entry Matteo Panzetta. Ma tutti hanno dato il loro contributo, ognuno nel suo settore di competenza, quindi grazie ai tecnici Marco Santini e Massimo Prete, a chi ci ha dato una mano come Marco Dominici, ai fisioterapisti e preparatori Salvatore De Bellis, Michele Giorgi, Ludovico Montegiove Andrea D’Intino, al magazziniere Massimo Pace, a persone sempre presenti come Elio Petrangeli, Massimo Porcari, Lorenzo Cortoni, Luciano Fringuello, Doriano Ermini ed Enzo Porcari. Ringrazio chi ha lavorato in segreteria come Irene e Rebecca o il mitico Vito, il nostro custode che pur con i problemi ultimi ci è stato sempre vicino, un grazie poi a Gianfranco Cencioni con cui mi sentivo spesso perché chiedevo ragazzi del settore giovanile e perché mi lasciava un pulmino che chiamavo la mia Lamborghini, importante la collaborazione con gli allenatori del settore giovanile e i ragazzi che sono venuti con noi anche solo a respirare l’aria della prima squadra. Ma non rinnego nessuno, perché anche quei giocatori che sono andati via, per scelta loro o per scelta nostra, hanno contribuito a questa impresa. Anche chi ha giocato un solo minuto si deve sentire partecipe, non dimentico Alessio Stocchetti, preparatore nella prima parte e come ho già detto devo ringraziare anche chi c’era prima di me, ovvero Gianfranco Ciccone e Alvaro Arcipreti, se non avessero vinto l’Eccellenza lo scorso anno, magari io avevo smesso di allenare. Ma come poi non ricordare Stefanuccio o i vari amici di Orvieto da Riccardo Cristofori a Ciccio del ristorante, rischio di dimenticare qualcuno e mi perdoneranno. Sicuramente non dimentico anche chi non c’è più e un personale pensiero va a Vittorugo Pace che era un mio grande amico e la dedica speciale di questa salvezza è per lui. Permettetemi un ulteriore pensiero per il mio staff tecnico Marco, Massimo e Andrea: persone professionali che non hanno lasciato nulla al caso e i risultati si sono visti”.

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Orvietana ancora in Serie D, l’1-1 contro il Montespaccato chiude la stagione

Un capolavoro che fa partire un’altra festa dopo quella dello scorso anno.

ORVIETANA – MONTESPACCATO 1-1

ORVIETANA (4-3-3): Marricchi; Frabotta, Borgo, Siciliano, Caravaggi; Rosini (32’st Rinaldi), Proietto (13’st Carletti), Ricci, Omohonria (20’st Siragusa); Tomassini (46’st Bassini), Mignani (43’st Chiaverini). A disp.: Rossi, Papale, Alagia, Vicaroni. All.: Fiorucci.

MONTESPACCATO (4-3-1-2): Tassi; Bruno (39’st Laziz), Anello, Lazazzera, Vitelli (32’st Sayari); Tataranno (21’st Calì), Mascella (21’st Fulvi), Attili (32’st De Marchis); Cerone; Bosi, Maurizi. A disp: Di Maio, De Marchis, Follace, Bianchi, Nanci. All.: Bussone.

ARBITRO: Giordano di Matera (Spizuoco di Cagliari – Mazza di Reggio Calabria)

MARCATORI: 42’pt Cerone rig. (M), 44’pt Proietto (O).

NOTE: Spettatori circa 650. Ammoniti: Vitelli, Attili, Fulvi (M), Siciliano (O); angoli: 6-8. Recupero: 3’+ 5’.

Foto: Rebecca A. è vietata la riproduzione senza citare la fonte.

Serviva un punto per non stare a fare a calcoli e così è stato, il nono risultato utile consecutivo certifica la salvezza diretta dell’Orvietana. Commosso a fine gara il presidente Biagioli che, dopo aver operato scelte forti, difficili e non senza qualche strascico di polemiche, è stato ripagato dalla classifica finale e può festeggiare una salvezza che vale come un campionato vinto. L’1-1 del Muzi invece condanna il Montespaccato al ritorno in Eccellenza.

Col rientro dalla squalifica di Ricci, Fiorucci ripropone l’undici base che aveva battuto il Città di Castello due settimane fa, anche i romani del Montespaccato confermano la stessa formazione della settimana precedente.

La gara è dura, la tensione si sente i risultati dagli altri campi hanno lasciato fino alla fine tutto aperto, sia per l’Orvietana che per gli ospiti. Parte forte il Montespaccato: al 5’ è già decisivo Marricchi quando, sugli sviluppi del calcio d’angolo di Cerano, la palla che arriva sul secondo palo dove Maurizi trova il colpo di testa che chiama allo scatto di reni il numero uno biancorosso. I romani continuano a spingere e si ripete al 13’ la sfida tra Maurizi e Marricchi, con ancora il portiere di casa ad uscirne vincente. L’Orvietana si fa vedere solo con Tomassini che vede spazio e prova la conclusione dalla distanza, palla alta di poco. Ma sono sempre gli ospiti a spingere di più con Bosi e Tataranno che mettono alla prova la retroguardia orvietana.

Nel finale di tempo arrivano i gol: al 41’ su un disimpegno sbagliato, nasce la ripartenza che porta al rigore per gli ospiti: nessuno riesce a fermare Bosi che, una volta entrato in area, spara a colpo sicuro, ma la palla finisce chiaramente sul braccio di un difensore. Cerone va sul dischetto e porta avanti la squadra di Roma.

Il gol scuote però l’Orvietana che trova subito il pareggio: Vitelli si prende un giallo per interrompere un’azione di ripartenza e sul successivo calcio piazzato Proietto trova una traiettoria che, in mezzo a un manipolo di difensori e attaccanti, finisce direttamente in rete. Per lui si tratta di un gol da ex, visto che in precedenza vestiva proprio la maglia del Montespaccato.

La ripresa si apre ancora con i capitolini più battaglieri, anche perché devono per forza vincere per evitare la retrocessione diretta. L’Orvietana si fa vedere con il colpo di testa di Tomassini su punizione di Siciliano, potente, ma centrale. Fiorucci deve poi fare a meno di Proietto, toccato duro, al suo posto Carletti che avrà due occasioni per chiudere la partita, ma senza esito anche per la bella parata di Tassi.

La notizia del vantaggio del Seravezza a Terranuova rimette vigore ai romani che terminano in attacco, ma l’Orvietana non rischia più nulla e al triplice fischio può festeggiare la permanenza in serie D. Con Fiorucci che prende il microfono ringrazia la compagna Graziella annunciando davanti a tutta la tribuna che a fine giugno la sposerà.

L’Orvietana rimane dunque in Serie D dove dall’Eccellenza umbra sale il Sansepolcro, squadra della provincia di Arezzo, ma federalmente umbra, e dove non ci sarà più il Città di Castello che con la sconfitta odierna termina all’ultimo posto e torna nei campionati regionali. Il Trestina invece dovrà affrontare il playout, l’Ellera proverà a salire dai playoff di Eccellenza.

Foto: Rebecca A. , è vietata la riproduzione senza citare la fonte.
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Col Montespaccato per conquistare un altro anno di Serie D

Basta un punto e non si dovranno fare conti.

Se si torna indietro con la mente allo scorso autunno, sembra un miracolo essere arrivati all’ultima giornata ad un punto (anzi meno!) dalla salvezza diretta, grazie ad un girone di ritorno che ha visto l’Orvietana marciare a ritmo da prime della classe.

I numeri certificano quindi un risultato sportivo eccezionale, ottenuto con la squadra più giovane del girone e con l’apporto anche di giocatori titolari provenienti dal proprio settore giovanile. Ma i numeri dicono che ancora non basta. L’Orvietana sarà salva domenica sera se vince, se pareggia o se perde ma senza finire a pari merito con Sangiovannese e Grosseto, caso che si verificherebbe solo con una combinazione di risultati: il pareggio dei valdarnesi, la vittoria del Grosseto e la vittoria dell’Ostia Mare. Ogni altra combinazione, abbinata ad una scongiurata sconfitta dell’Orvietana, farebbe comunque scattare la festa.

Attenzione però perché l’avversario che verrà a Orvieto, il Montespaccato, deve per forza vincere e sperare nella contemporanea sconfitta del Terranuova: è l’unica possibilità per la squadra romana di andare allo spareggio per non retrocedere. Il tutto al netto della possibile penalizzazione del Seravezza e del contro ricorso che la Sangiovannese ha appena annunciato in opposizione al Grosseto, situazioni queste che potrebbero ridisegnare la classifica a campionato concluso.

Si gioca domenica 7 maggio alle ore 15:00 allo stadio Luigi Muzi di Orvieto, arbitro: Giordano di Matera (Spizuoco di Cagliari – Mazza di Reggio Calabria).

Per quanto riguarda il settore giovanile agonistico gli unici campionati ancora in corso sono quelli dell’Under 17 e dell’Under 15.

Questo il programma delle gare del weekend:

Campionato Nazionale Serie D, girone E: ORVIETANA – MONTESPACCATO, domenica 7 maggio ore 15:00, stadio L. Muzi, Orvieto.

Under 17, Campionato Regionale Serie A1, girone unico: PONTEVECCHIO – ORVIETANA, sabato 6 maggio ore 17:00, stadio Ornari, Ponte S. Giovanni – Perugia.

Under 15, Campionato Regionale Serie A2, girone B: ORVIETANA – NESTOR, domenica 7 maggio ore 11:00, antistadio O. Achilli, Orvieto.

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Francesco Romanini, tecnico U14, fa il punto sulla splendida stagione

“Campionato dominato, ma non ci sono solo le vittorie…” Intervista di: Ferdinando Di Genua.

Avete dominato il campionato in lungo e in largo senza mai perdere. Quanto lavoro c’è dietro a questo risultato?

“Guardare la classifica e vedere che sono state vinte tutte le partite è sicuramente qualcosa che ci rende orgogliosi, è di certo frutto delle qualità dei ragazzi e giusto riconoscimento verso la loro voglia di giocare ed allenarsi continuamente. Da un lato, sarebbe però sbagliato guardare esclusivamente i numeri, le vittorie, e giudicare un percorso in base ad esse, soprattutto quando si prova a fare calcio in questa specifica fascia di età. Ci sono troppi altri aspetti decisamente più importanti da curare e tenere in considerazione per cercare di far esprimere al meglio il potenziale dei ragazzi nel corso dei mesi e degli anni che verranno. Di certo il riuscire a creare un gruppo di ragazzi unito come il nostro, che sta bene insieme, che si diverte giocando a calcio sia nelle partite ed ancor di più nelle sedute di allenamento è un risultato di cui andare fieri, poi ovviamente c’è anche la classifica che resta qualcosa notevole. Come notevole però, per fare un esempio qualsiasi, è l’aver lavorato sulla lateralità e lo sviluppo coordinativo rispetto l’arto “debole” fino ad usarli entrambi nel giro di alcuni mesi. Le vittorie quindi sì, sono nei numeri della classifica, ma ce ne sono tantissime altre di diversa natura che hanno pari peso specifico, valore e spessore di cui poter esser contenti. L’impegno che c’è dietro è ovviamente moltissimo, ma di questo fatto ogni allenatore ne è consapevole nel momento in cui prende un incarico ad agosto, sia a livello organizzativo che di gestione delle dinamiche del gruppo il carico è solitamente “bello sporgente”, proprio in questo senso ho la fortuna di avere un preziosissimo compagno di viaggio che è Giorgio Zeno (per i ragazzi affettuosamente: Mister GioGGio)”.

Quali sono le caratteristiche della categoria che hai allenato in questa stagione?

“Ci tengo tantissimo a sottolineare che è un privilegio poter allenare questa specifica categoria, i giovanissimi (U14-U15), che sono a parer mio la categoria più stimolante in assoluto e di questo ringrazio l’Orvietana per l’opportunità. Abbiamo cercato di concentrare gli allenamenti toccando ripetutamente più aspetti possibili del gioco, dai fondamentali tecnici ai principi di tattica individuale e collettiva in attacco ed in difesa, mai in maniera monotona e sempre stimolando la fantasia, la creatività e la curiosità dei giovani calciatori. Costantemente abbiamo sollecitato attraverso esercitazioni abbastanza “fuori dagli schemi” l’aspetto mentale dei ragazzi per cercare di prepararli al meglio alla competizione/raggiungimento degli obiettivi. Per quanto riguarda invece l’aspetto fisico e coordinativo abbiamo avuto il prezioso contributo del Prof. Alessio Stocchetti, senza dubbio un valore aggiunto fondamentale. Di certo sono stati 3 i componenti alla base di quanto detto sopra e delle nostre proposte: la palla (che è “l’attrezzo del mestiere”), il divertimento (tramite la sana competizione) e la porta (il tiro in porta racchiude in sé lo scopo del gioco)”.

Quali principi cerchi di trasmettere alla tua squadra?

“Sicuramente la sana competizione per cercare di migliorarsi ma senza l’assillo di dover fare “i fenomeni” di turno, la corretta gestione della vittoria e della sconfitta che sono due momenti di crescita essenziali, la collaborazione tra compagni che è fondamentale per avere un gruppo/squadra solido ed assolutamente di avere fiducia in sé stessi di fronte a qualsiasi sfida si presenti. È tenendo a mente questi principi, che durante la stagione abbiamo avuto modo di confrontarci anche in partite con squadre di settore giovanile professionistiche (Cesena, Frosinone ecc..) o di campionati maggiori vivendo esperienze molto formative sia a livello calcistico che caratteriale. Questo chiaramente riguarda anche noi allenatori, in continuo aggiornamento e studio, ad esempio per citarne uno, tra qualche giorno saremo a Lisbona nelle strutture del Benfica per studiare i loro metodi nel settore giovanile. Un pezzettino di Orvieto anche in Portogallo. Ringraziamo ancora una volta la società per la nostra partecipazione a questi straordinari eventi”.

Cosa significa rappresentare una Società come l’Orvietana?

“Un onore grandissimo in termini di responsabilità tecniche oltre che un riconoscimento della propria proposta e modo di fare calcio. Se hai o hai avuto il privilegio di allenare una squadra del settore giovanile dell’Orvietana in pratica hai già ricevuto un attestato di stima come Mister.  Basti pensare che chi ne fa parte porta con sé, di settimana in settimana, oltre cento anni di storia della propria città”.

Intervista di: Ferdinando Di Genua.

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Storica vittoria a Livorno, salvezza vicinissima, ma non scatta ancora la matematica

L’Orvietana soffre nel primo tempo, Marricchi salva il risultato due volte, poi nella ripresa colpisce e affonda il Livorno apparso confuso e poco concreto. (Foto: Livorno Press).

LIVORNO – ORVIETANA 0-2

LIVORNO (3-4-1-2): Fogli; Fancelli, Benassi (36’st Russo), Giampà; Zanolla (9’st Greselin), Pecchia (18’st Longo), Luci, Lucarelli (27’ Giuliani); Bruzzo (9’st Bamba); El Bakhtaoui, Lucatti. A disp.: Bagheria, Solari, Belli, Camara. All.: Collacchioni.

ORVIETANA (4-4-2): Marricchi; Frabotta, Borgo, Siciliano (38’ Bassini), Caravaggi; Rosini (23’st Carletti), Proietto (36’ Siragusa), Rinaldi, Omohonria (45’st Alagia); Tomassini (48’ st Vicaroni), Mignani. A disp.: Rossi, Papale, Bahrii, Chiaverini. All.: Fiorucci.

ARBITRO: Muccignato di Pordenone (Lauri di Modena – Posteraro di Verona).

MARCATORI: 8’st Borgo, 33’ Mignani

NOTE: Spettatori 547 paganti, 1960 abbonati. Ammoniti: Zanolla, Fancelli, Benassi (L), Omohonria (O). Angoli: 10-2. Recupero: 2 + 5.

La storica vittoria all’Ardenza ancora non vale la salvezza matematica, ma ormai i 41 punti conquistati mettono l’Orvietana in posizione più che privilegiata per raggiungere l’obiettivo. Sarà decisiva l’ultima giornata domenica prossima a Orvieto contro il Montespaccato. Un punto e si potrà festeggiare, ma anche in caso di sconfitta ci sono diverse combinazioni che salverebbero lo stesso i biancorossi, diverse ma appunto non tutte, è per questo che non è scattata ancora la matematica. Solo un ipotetico caso di arrivo a pari merito a 3 a quota 41 punti con Grosseto e Sangiovannese porterebbe ai playout, ma servirebbe un incastro di risultati da superenalotto. (Un arrivo a 4 squadre a 41 condannerebbe ai playout il Grosseto e anche un arrivo a 3 con Orvietana, Grosseto e Ostia condannerebbe i maremmani e così ovviamente un arrivo a 2 Orvietana e Grosseto salverebbe sempre l’Orvietana).

Senza Ricci a centrocampo Fiorucci torna a dare una maglia da titolare a Rinaldi nello stesso reparto, per il resto confermati gli altri dieci undicesimi della formazione che aveva battuto il Città di Castello domenica scorsa.

Livorno che si fa vedere subito con la progressione El Bakhtaoui che entra in area, ma la sua conclusione in porta colpisce Borgo. Proteste livornesi per il possibile tocco di mani del difensore, tutto regolare invece per l’arbitro. Sul ribaltamento di fronte si fa pericolosa l’Orvietana con Proietto, ma la palla finisce a lato.

Da metà ripresa però il Livorno cambia passo, tanto che conquisterà 8 corner in 25 minuti. Poco prima della mezz’ora Proietto si fa apprezzare per un prodigioso recupero in corner su Lucatti lanciato a rete. Poi ci pensa Marricchi a tenere inviolata per la quarta domenica consecutiva la porta dei biancorossi. Prima il numero uno ospite ferma Luci ben servito sottoporta da Lucarelli, due minuti dopo si ripete su El Bakhtaoui, che aveva disegnato una velenosissima traiettoria a girare che stava finendo in porta.

L’Orvietana riesce a rifiatare solo nel recupero del primo tempo quando Tomassini fugge via sulla destra, serve palla a Mignani, sul limite del fuorigioco, ma l’attaccante biancorosso non ne approfitta.

La ripresa inizia con gli stessi effettivi. L’Orvietana però rientra in campo con un diverso piglio, tanto che alla prima occasione passa: Omohonria sulla destra fa partire Proietto che crossa a centro area dove saltano in coppia Tomassini e Borgo, difficile stabilire con esattezza la paternità del gol che rimarrà un po’ un mistero, ma quello che conta è che, dopo un primo tempo di sofferenza, i biancorossi sono avanti. Collacchioni non aspetta nemmeno che si batta da centrocampo e opera immediatamente un doppio cambio: dentro Bamba e Greselin per Zanolla e Bruzzo.

Ma il Livorno non c’è più, l’Orvietana controlla, ha un’altra occasione al 18’ con Rosini poi intorno alla mezz’ora ecco che la partita si decide grazie a tre errori uno più clamoroso dell’altro. Frabotta sbaglia l’appoggio dietro di testa, Longo si ritrova tutto solo davanti a Marricchi, ma la sua conclusione non centra i pali. L’Ardenza reagisce male, c’è chi lascia la tribuna, solo gli ultras della curva nord continuano ad incitare. Ma l’errore decisivo arriva tre minuti dopo, stavolta la frittata la combina il portiere di casa che sbaglia il controllo e regala palla a Mignani dentro l’area di rigore, l’attaccante biancorosso non è tipo però da farsi sfuggire queste occasioni e il suo diagonale si insacca e vale lo 0-2.  

Il Livorno non reagisce più, finisce coi giocatori in festa sul terreno di gioco dell’Armando Picchi, si cominciano a fare i conti, sembra in un primo momento raggiunta la salvezza, ma, nei meandri della classifica avulsa si nasconde ancora un unico caso che condannerebbe i biancorossi ai playout.

Ma domenica prossima al Muzi contro un Montespaccato quasi condannato alla retrocessione diretta (anche qui la matematica dà ancora qualche barlume di speranza ai romani), potrebbe scattare la festa.