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Francesco Manoni firma per l’Orvietana, definito anche lo staff di Fiorucci

Trequartista di esperienza per Fiorucci che avrà nel suo staff Anelli, Di Antonio, D’Intino, Giorgi e Dominici.

Prosegue il lavoro di completamento della rosa dell’Orvietana calcio, è stato raggiunto l’accordo con il ventiseienne Francesco Manoni, trequartista, ultima stagione al Roma City in Serie D e precedentemente con le maglie di Cassino, Flaminia, Ladispoli, Nocerina e Monterosi. Cresciuto nei settori giovanili di Viterbese e Lazio, originario di Bassano Romano, arriva ad Orvieto fortemente voluto dai direttori Panzetta e Capretti. Abile a coprire diversi ruoli, Manoni rappresenta un colpo importante per la rosa biancorossa. L’Orvietana calcio è entusiasta di accogliere Francesco nel proprio team.

Nella foto di apertura Francesco Manoni fra i direttori Panzetta e Capretti.

Intanto si va definendo anche lo staff tecnico di Silvano Fiorucci:

Allenatore in seconda: ALESSANDRO ANELLI, ternano di origine, ormai perugino di adozione, lo scorso anno ricopriva lo stesso ruolo al Trestina, precedentemente primo allenatore in Eccellenza e Promozione alla guida di Nestor e Montecastello Vibio. “La chiamata di Fiorucci – spiega Alessandro – mi ha fatto molto piacere e ho subito dato la mia disponibilità a venire ad Orvieto, una piazza importante, con un allenatore che è una istituzione, è subito scattata la sintonia e credo che ci siano tutte le basi per lavorare bene e far divertire”.

Allenatore dei portieri: GIULIO DI ANTONIO, proviene dalle esperienze con Viterbese e prima ancora Ternana, sempre nello stesso ruolo. Queste le sue prime parole appena arrivato ad Orvieto: “Vengo a lavorare in una piazza stimolante, si sente ancora l’onda lunga dell’impresa che Fiorucci e tutti i protagonisti hanno appena compiuto. Fiorucci è un trascinatore e ha trascinato anche me. Parlando con la società, mi sono trovato d’accordo sugli obiettivi: far crescere le risorse del settore giovanile in ottica prima squadra e permettere a Marricchi di riguadagnarsi palcoscenici ancora più importanti. Non potevo che chiedere di meglio”.

Confermati nello staff il preparatore atletico ANDREA D’INTINO e il collaboratore tecnico MARCO DOMINICI, da registrare il gradito ritorno del fisioterapista MICHELE GIORGI, continua la collaborazione anche con il suo collega SALVATORE DE BELLIS.

Da sinistra: Giulio di Antonio (all. Portieri), Alessandro Anelli (all. in seconda), Silvano Fiorucci (allenatore), Andrea D’Intino (preparatore atletico), Marco Dominici (collaboratore tecnico).

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Gabriele Tramontano è un giocatore dell’Orvietana

Torna in Serie D, dopo le stagioni con O. Thyrus e Narnese. Lo staff sempre attivo sul mercato.

Ormai aveva la maglia biancorossa virtualmente addosso da settimane, ma nella mattinata di domenica 25 giugno è stato possibile ufficializzare l’ingaggio di Gabriele Tramontano. Attaccante, classe 1992, reatino di nascita, torna a giocare in Serie D dopo averlo già fatto in carriera con Rieti, Spoleto e Sporting Terni. Un acquisto messo in conto da tempo, di lui i tifosi orvietani ricorderanno sicuramente l’incredibile annata in Eccellenza, mentre l’Orvietana vinceva a man basse il campionato, Gabriele, con la maglia dell’Olimpia Thyrus segnava a raffica: ben 28 reti nella stagione che lo ha rivisto in campo dopo un lunghissimo infortunio. Curioso che Gabriele Tramontano, dopo quasi due anni di stop, ritrovò il suo primo gol proprio ad Orvieto: un suo calcio di rigore permise alla sua squadra di vincere al Muzi. Per Gabriele l’occasione di riconfrontarsi con la Serie D è stato lo stimolo maggiore per scegliere Orvieto.

Da parte di tutta la società e dei nostri tifosi, diamo il benvenuto a Gabriele e gli auguriamo una buona stagione con la maglia biancorossa. Nella foto by Rebecca A. Gabriele Tramontano in maglia Orvietana.

Intanto il ds Capretti insieme al dg Panzetta, continuano nel lavoro di costruzione della rosa, sulla base delle idee di Fiorucci, che malgrado si sia appena sposato, ha ancora una settimana di tempo prima del programmato viaggio di nozze. Tante le idee per l’attaccante centrale e l’esterno alto, così come tante le possibilità di rafforzare la squadra in ogni reparto. Non c’è fretta, l’avvio della preparazione è fissato per l’ultima settimana di luglio, ma ci sono buone possibilità che già entro la prossima settimana potranno essere ufficializzati altri nomi importanti.

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Graziella e Silvano finalmente sposi!

Il “Tamba” lo aveva annunciato al Muzi a tutto il pubblico in occasione della festa salvezza.

Fonte: Ufficio stampa del Comune di Città di Castello

Silvano Fiorucci (“Tamba”) si è unito oggi alla compagna Graziella Baldelli con il rito civile officiato dall’amico ed ex assessore comunale Massimo Massetti. La “vecchia gloria biancorossa”, ex calciatore ed ora allenatore di successo, Silvano Fiorucci, “Tamba”, ha sposato oggi la sua compagna, Graziella Baldelli. L’evento, riservato ai familiari e amici, si è tenuto con rito civile presso la biblioteca comunale “G. Carducci”, nella sala Rossi-Monti. Ad officiare l’ex assessore comunale Massimo Massetti, ora nello staff del sindaco Luca Secondi, amico fraterno della coppia. Una cerimonia partecipata e sentita da tutti i presenti che Massimo Massetti ha definito anche “un tributo al luogo ricco di suggestione e storia come palazzo Vitelli a San Giacomo con le sue sale davvero accoglienti e funzionali”. Alla coppia sono giunti gli auguri affettuosi del sindaco

Luca Secondi a nome della giunta e della comunità tifernate, dove Silvano Fiorucci ha lasciato un segno indelebile nel calcio e non solo scrivendo pagine memorabili. Inoltre per la terza volta chiamato ad Orvieto per tenere in Serie D l’Orvietana, Silvano Fiorucci ha ottenuto ancora l’obiettivo che il presidente gli aveva chiesto. Era già successo nelle stagioni 2009/10 e 2010/11 quando in entrambi i casi il “Tamba” venne chiamato quasi d’urgenza a risolvere due finali di stagione improvvisamente divenuti difficili.

Una brillante carriera sia da calciatore che da allenatore, facendosi apprezzare in ogni squadra per passione e professionalità. Oggi però Tamba ha messo a segno il gol della vita… Auguri alla coppia.

Fonte: ufficio stampa Comune di Città di Castello.

Tutta l’Orvietana calcio si unisce alle felicitazioni e augura a Graziella e Silvano che la vostra vita sia quella che avete sempre sognato!

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Comunicato ufficiale del Presidente Roberto Biagioli

In questo primo intervento pubblico della nuova stagione, avrei preferito parlare solo di calcio. Mi tocca, invece, rispondere a un tizio cui piace intromettersi nei fatti nostri piuttosto che badare ai suoi, provando ad essere più educato e meno arrogante del destinatario.

Con Alvaro Arcipreti, cui mi rivolgo, abbiamo fatto cose buone e non sarò certo io a dimenticarlo. Però, il cordone ombelicale che ci ha legati non è più attivo ed è tempo di guardare al futuro con idee e prospettive diverse. Mai rinnegare il passato, ma è giusto che il vecchio lasci spazio al nuovo che avanza ed è lì che dobbiamo guardare

Rimango altresì sbalordito, lo dico subito per non dimenticarlo, che certe emittenti regionali diano spazio a certe “comparsate”, difficili a definirsi in modo diverso. Lo ho  già fatto presente al conduttore, chiedendo quanto paga per momenti come quello in cui si è esibito Arcipreti, perché, nel caso il compenso sia gratificante, potrei anche essere interessato.

 A mio modo di vedere le colpe vanno ricercate in coloro che mettono in piedi certe sceneggiate, poi, chiaramente, negli attori che se ne rendono protagonisti.

Sintetizzando il secondo appunto – vado a braccio, non ho una scaletta – al dott. Arcipreti, lui è stato con noi un anno facendo benissimo.  Poi è successo qualcosa, so molto bene di cosa si tratti, ma purtroppo  me ne sono accorto in ritardo, per via della quale ho deciso di mandarlo a casa, convinto, altresì, che non avrebbe resistito a occuparsi dei fatti nostri.

 Lui provò a giustificarsi coinvolgendo Ciccone (adesso i due si amano tanto, non era così in quei momenti), ma su questo non vorrei dilungarmi, a meno che, questa soap opera non sia a puntate, delle quali il sottoscritto conosce per filo e per segno, il soggetto, la sceneggiatura e gli attori.

 So delle sue medaglie, sempre più arrugginite (Perugia, Sanbenedettese…. Orvietana ecc., come dei fallimenti sportivi degli ultimi anni) e, qualora lo desideri possiamo parlare di tutto.  Partendo, però, da due presupposti. Primo, Roberto Biagioli non ha scheletri nell’armadio e non so  se lui potrà dire altrettanto. Secondo, partiamo da posizioni completamente diverse. Io metto i soldi, lui li prende. La distanza, capite bene, è chilometrica.

 Non voglio più confrontarmi con chi, di professione ufficiale ha fatto il part time alla ASL. Lo ringrazio per i complimenti, che valuto sarcastici, fatti all’Orvietana e sottolineo come, senza la sua presenza, siamo rimasti l’unica Società umbra in serie D. Potremo anche tornare in Eccellenza, ma questo non conta. Ricordate, però, che nella vita nulla succede per caso.

Continua a sentirsi una super star del calcio umbro. Invece farebbe bene a tornare con i piedi per terra. In questo mondo né io, tantomeno lui, siamo nessuno. Gli chiedo, cortesemente di occuparsi dell’Atletico BMG lasciando perdere l’Orvietana. Io non ho detto nulla quando è andato via, mentre lui, ex direttore ha iniziato a occuparsi dei fatti nostri con  un’intervista ai giornali, poi nelle trasmissioni televisive, trovando spalla nel suo “Paolini”, alias Giuliano Cioci o in  qualche altro, stregato da tanto personaggio. Lui presenta, l’altro fa le fusa alla Paolini. Giuliano lo conosco dai tempi dell’Orvietana del Presidente Domenico Pizzardi. Nei mesi estivi lavorò nella mia Azienda, è stato un grande goleador, è un bravo ragazzo. Rimane  da stabilire per quali cose, nella vita, ciascuno è più adatto.

 Io, il mio Paolini ce l’ho e lo tengo stretto. Si chiama Matteo Panzetta. Do per certo che, nell’Orvietana non lo ha messo Arcipreti. Pure questo è un merito di cui non può vantarsi. Era già con noi, occupandosi, ai tempi della direzione della la Scuola Calcio. Nel nuovo ruolo ce lo ho messo io, con una funzione precisa di controllo, perché sentivo che qualcosa non stava più funzionando. Arcipreti era poco presente, anzi, quasi assente. Come alle partite,  durante le quali, tirando fuori  la scusa di “sentirle troppo”  andava a fare passeggiate.

Matteo ha rilasciato un’intervista, già concordata con il sottoscritto, per rispondere a cose, non vere, dette da Arcipreti. Il quale, si è preso la briga di entrare anche nel privato tirato fuori  la telefonata nella quale Antonio Di Natale aveva qualcosa da rimproverare a Matteo, tralasciando un particolare:  il giorno successivo lo stesso Di Natale volle incontrare Panzetta per scusarsi di quanto accaduto. Probabilmente, perché, come già detto, al campo era poco presente, quindi non informato.

Rivendica il successo dell’operazione Tomassini. Da grande esperto quale si ritiene, cercato da tutti (ha inserito Fiorucci tra gli interlocutori più assidui, ma ciò non risulta come, altrettanto, non emerge la grande amicizia decantata)  dovrebbe sapere molto bene  che il segreto per trattenere tanti giocatori è solo uno: i soldi.

Ma, la cosa che più mi ha disturbato, è l’essersi messo in competizione, proprio lui considerato “un grande saggio” del calcio, con un ragazzo che potrebbe essere suo figlio, colpevole solo di provare a intraprendere una carriera nella quale Arcipreti sostiene e viene accreditato essere un numero uno. Se così fosse e le chiamate televisive da parte di emittenti che volano basso lo confermano, siamo messi veramente male.

Tornando a Matteo, non dico nulla di nuovo affermando di avere  con il ragazzo un rapporto affettivo consolidato, nato con le mie  frequentazioni a casa sua da quando era un bambino,  forte  dell’amicizia che mi lega a tutta la famiglia.

Amicizia a parte, i fatti dimostrano la mia predisposizione a dare supporto ai giovani che dimostrano entusiasmo nelle cose che fanno. L’ho sperimentato da tempo, nel calcio come nella vita professionale, rendendomi conto che noi adulti non siamo eterni ed è buona cosa aiutare i ragazzi che si manifestano volenterosi. Ci lamentiamo, spesso, dei giovani che non sono preparati. Dipende, anche da noi, troppo egoisti, che non li prepariamo.

Per chiudere, Arcipreti  ha paragonato Matteo a un portaborse. Dico subito, che io avrei fatto carte false se m’avessero proposto tale professione quand’ero più giovane.

 La chiudo qui. Ma  ritenevo doveroso intervenire.

Grazie per l’ospitalità sulle vostre pagine e/o notiziari sportivi.

Roberto Biagioli  

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Alessandro Orchi sceglie l’Orvietana

Centrocampista di grande esperienza, classe 93. 220 presenze tra C e D.

L’Orvietana calcio è lieta di annunciare l’ingaggio di Alessandro Orchi, centrocampista centrale, all’occorrenza anche difensore. Si tratta di un giocatore di comprovata esperienza. Corteggiatissimo, soprattutto nel Lazio, ha scelto di venire ad Orvieto.

Originario di Civitavecchia, il suo curriculum calcistico inizia nelle giovanili della Lazio, per poi spostarsi a quelle della Roma, con le quali ha vinto due scudetti (Allievi e Primavera) e una Coppa Italia Primavera. Tra i professionisti da ricordare i 4 anni a Catanzaro, dove ha anche indossato la fascia di capitano in Serie C. In Serie D, ha vestito le maglie di Crema, Legnago, Milano City, Rieti, Ostiamare e Vastese. Per lui anche diverse presenze nelle nazionali giovanili.

Queste le parole di Orchi: “La proposta arrivata dall’Orvietana mi ha stimolato particolarmente, la società, i direttori, mi hanno cercato con insistenza e mi hanno fatto sentire importante, ho sentito molta energia da parte del ds Capretti. Col mister poi è scattata subito una bella sintonia sui diversi aspetti, non solo tecnici e tattici, quelli li vedremo sul campo, ma soprattutto sul modo di approcciarsi agli impegni che ci aspetteranno. Arrivo ad Orvieto in una realtà importante, seria e voglio dare il mio contributo per i migliori risultati possibili, so che la squadra è molto giovane e mi fa piacere portare la mia esperienza.”

Nella foto: il ds Severino Capretti, il centrocampista Alessandro Orchi e il dg Matteo Panzetta. Foto by Rebecca A.

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In difesa arriva Lorenzo Vignati

23 anni, ex Castiglione del Lago, Rieti e Lecco.

I direttori Matteo Panzetta e Severino Capretti annunciano l’ingaggio di Lorenzo Vignati, difensore centrale, classe 2000.

Nella foto (by leccochannelnews) Lorenzo Vignati con la maglia del Lecco.

Lorenzo muove i primi passi nel settore giovanile del Milan, a seguire poi l’esperienza con la primavera dell’Ascoli e successivamente tre stagioni in Serie C con Lecco, Rieti e Monopoli, per poi proseguire in serie D. Lo scorso anno per la seconda parte di stagione era a Castiglione del Lago.

Milanese di nascita, gran fisico con i suoi 190 cm di altezza, così lo descrive il ds Capretti: “Serviva un giocatore da mettere accanto a Siciliano, di Lorenzo tutti ne parlano bene, ha qualità, sa uscire palla al piede, è un difensore di 190 cm e rappresenta la figura giusta che stavamo cercando”.

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Maggese primo nuovo acquisto, Di Natale confermato

Malgrado l’infortunio Filippo Di Natale ancora biancorosso, Emanuele Maggese primo volto nuovo

L’Orvietana calcio ufficializza l’ingaggio di Emanuele Maggese, classe 2003, esterno offensivo, all’occasione anche mezzala. Si tratta del primo nuovo acquisto della stagione 2023/24. Lo scorso anno al Sora, Maggese era esploso alla Favl Cimini, proprio con Capretti ds, in precedenza esperienze con Fiano Romano e settore giovanile della Viterbese.

Il direttore generale Matteo Panzetta e il direttore sportivo Severino Capretti comunicano inoltre che Filippo Di Natale, malgrado l’infortunio che lo terrà lontano dal campo ancora per qualche mese, continuerà a far parte della rosa dell’Orvietana calcio. Di Natale ha collezionato 20 presenze, di cui 6 da titolare, nell’annata appena conclusa, avendo anche avuto la gioia di mettere a segno un gran gol, purtroppo nella stessa partita in cui si è infortunato.

L’Orvietana calcio dà il benvenuto ad Emanuele e si augura di rivedere Filippo presto in campo, ancora con la maglia biancorossa.

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Arrivano le prime conferme: rinnovano Marricchi, Siciliano e Ricci

Il portiere, il difensore e il centrocampista i primi ad essere confermati per la nuova stagione.

L’Orvietana calcio comunica che anche per la nuova stagione 2023/24 potrà contare sulle prestazioni sportive di Luca Ricci, Simone Siciliano e Filippo Marricchi.

nella foto da sinistra: Simone Siciliano, Luca Ricci e Filippo Marricchi.

Luca Ricci (classe 1999) centrocampista centrale mancino, arrivato ad Orvieto all’inizio della scorsa stagione è stato tra i giocatori con maggiori presenze da titolare durante l’annata appena trascorsa. In precedenza aveva vantato oltre 45 presenze in Serie C con la maglia del Gubbio per poi giocare con Latina e Fano. “È stato semplice trovare l’accordo, era giusto dare continuità a quanto fatto di buono negli ultimi mesi, la società ha creduto in me, sono pronto a ripartire”.

Simone Siciliano, ex Brindisi, era svincolato ed arrivò ad Orvieto a fine novembre a stagione iniziata. Classe ’99, centrale difensivo, all’occorrenza anche terzino. È stato tra i protagonisti dell’ultima esaltante fase di campionato. “Mi sono trovato bene qua e mi fa piacere di poter continuare; è stato importante per me vedere che sia l’allenatore, sia il nuovo direttore sportivo, sia il dg volevano riconfermarmi”.

Filippo Marricchi, sempre classe 1999, cresciuto nel settore giovanile condiviso tra Orvietana e Ternana, passato poi alla Juventus dove ha avuto esperienze con under 17 e 19, quindi Novara, Foligno e ultimamente alla Pianese, è tornato a vestire la maglia biancorossa a inizio dello scorso dicembre per poi risultare tra i più decisivi per la salvezza. Anche Filippo ha commentato con entusiasmo l’accordo che lo vedrà anche per la prossima stagione vestire la maglia numero uno: “Sono contentissimo per la riconferma, ci vediamo presto al Muzi!”.

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Confermati gli Under Caravaggi, Carletti, Chiaverini e Patrizi

L’Orvietana calcio comunica che i calciatori Andrea Caravaggi, difensore classe 2005, Gabriele Carletti, centrocampista classe 2003, Daniele Chiaverini, attaccante classe 2005 e Claudio Patrizi, difensore classe 2004 vestiranno la maglia biancorossa anche nella prossima stagione 2023/24.

Andrea Caravaggi vanta già 11 presenze da titolare e 2 da subentrato nel campionato di Serie D appena concluso, anche Gabriele Carletti ha avuto al suo attivo quest’anno 11 presenze da titolare, alle quali aggiungere 17 da subentrato, mentre Daniele Chiaverini ha avuto l’onore di subentrare in prima squadra per 6 volte, risultando il più giovane in assoluto nel girone E a scendere in campo, oltre che a rendersi protagonista con la Juniores dove ha messo a segno diverse reti. Per quanto riguarda Claudio Patrizi, arrivato ad Orvieto nell’ultima fase della stagione, malgrado l’infortunio che lo ha bloccato quasi subito, è riuscito a collezionare 4 presenze da titolare in biancorosso.

Si tratta di tutti talenti sui quali sia il direttore generale Matteo Panzetta, sia il direttore sportivo Severino Capretti, insieme a tutta la società, continuano a puntare con estrema fiducia.

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Biagioli nomina Panzetta dg e Capretti ds

Dopo aver ufficializzato l’allenatore, il presidente assegna i ruoli: cambia quello di Panzetta, torna ad Orvieto Severino Capretti.

Il presidente dell’Orvietana calcio Roberto Biagioli, ha nominato l’ex team manager Matteo Panzetta come nuovo direttore generale per la prossima stagione 2023/24. Allo stesso tempo Biagioli comunica che è stato formalizzato l’accordo con Severino Capretti che assumerà il ruolo di direttore sportivo.

Per Capretti si tratta di un ritorno ad Orvieto, dopo la stagione 2019/2020 quando, sempre con Fiorucci in panchina, l’Orvietana fu fermata dallo stop dovuto alla pandemia, mentre era nelle prime posizioni della classifica dell’allora campionato di Eccellenza.

Matteo Panzetta, dopo il primo anno di esperienza a stretto contatto della prima squadra, si è visto rinnovare ed aumentare la fiducia del presidente tanto da meritare la nomina a dg.

Questi i commenti dei due direttori freschi di nomina:

Matteo Panzetta: “Sono molto onorato e felicissimo per una nomina enorme in relazione anche alla mia giovane età, sono molto legato al presidente, al di là del ruolo non abbiamo mai smesso di lavorare e già appena ottenuta la salvezza, eravamo già concentrati sulla prossima stagione”.

Severino Capretti: “Felice di tornare ad Orvieto, dopo le tre stagioni alla Cimini molto intense e piene di soddisfazioni, cercavo nuovi stimoli. Delle proposte arrivate quella del Presidente Biagioli ha scavalcato tutte, nonostante fosse arrivata anche dopo. Siamo pronti per questa nuova avventura. Forza USO!”.

nella foto, da sinistra: Matteo Panzetta, Roberto Biagioli, Severino Capretti.