Senza la chiamata della Pontevecchio nel 1996, probabilmente non sarebbe proseguita la carriera calcistica dell’attuale allenatore dell’Orvietana.
Domenica sarà una giornata speciale per Riccardo Zampagna: né da calciatore, né da allenatore era mai tornato a Ponte San Giovanni da quel lontano 1997 quando lasciò i colori rossoverdi della Pontevecchio per trasferirsi alla Triestina ed iniziare così quella straordinaria carriera che lo ha portato a mettere a segno più di centotrenta gol tra Serie A, Serie B e Serie C.
Dopo le giovanili con la Virgilio Maroso squadra del suo quartiere di Terni, l’attuale allenatore biancorosso iniziò a lavorare come tappezziere e nel weekend giocava in 1° Categoria con l’Amerina. Ma sembrava intenzionato a lasciare il calcio, quando arrivò invece la chiamata della squadra di Perugia che a quel tempo disputava la Serie D.
Zampagna si lasciò convincere e riuscì a coniugare calcio e lavoro, alzandosi presto la mattina e correndo agli allenamenti a Perugia la sera. A Ponte San Giovanni segnò 13 gol in 22 partite, quanto bastò a Walter Sabatini, umbro anche lui, per portarlo alla Triestina e da lì iniziare la carriera tra i professionisti che lo portò fino alla serie A.
Domenica Riccardo tornerà su quel campo da avversario e sicuramente non mancheranno le emozioni, già nel post partita del match di coppa di mercoledì contro il Foligno i pensieri erano rivolti a domenica:
“Sono già emozionato da qualche giorno, al solo pensiero di tornare su quel campo, ricordi ed esperienze indimenticabili”.
Per quanto riguarda la gara, tutti disponibili per l’Orvietana che dovrà comunque gestire le energie, visti i tre impegni in settimana, compreso quello di coppa appena trascorso.