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Pari senza reti del derby, Marricchi nel finale salva più volte

Dopo un primo tempo senza grandi rischi, l’espulsione di Bassini costringe i biancorossi ad una gara di contenimento

CITTA’ DI CASTELLO – ORVIETANA 0-0

CITTA’ DI CASTELLO (3-4-3): Nannelli; Mariucci, Mosti (1’st Tersini), Paparusso; Mezzasoma (15’st Pupo Posada), Gorini, Massai, Grassi; Sylla Fode, Doratiotto, Calderini. A disp.: Aluigi, Pazzaglia, Rossitto, Buono, Locchi, Scarpini, Mussi. All.: Alessandria.

ORVIETANA (4-3-2-1): Marricchi; Frabotta, Borgo, Bassini, Papale; Proietto (47’st Carletti), Ricci, Rinaldi (29’st Omohonria); Mignani (12’st Biancalana), Di Natale (20’st Rosini); Tomassini. A disp.: Rossi, Traorè, Di Loreto, Guazzaroni, Bracaletti. All.: Fiorucci.

ARBITRO: Maione di Ercolano (La Regina di Battipaglia – Federico di Agropoli).

NOTE: Espulso: Bassini (O) al 4’st per doppia ammonizione; ammoniti: Frabotta, Tomassini (O); Mosti, Grassi (C). Angoli: 15-0. Recupero: 0’+ 4’.

Un pari buono per il morale, un po’ meno per la classifica visti i risultati che sono giunti dagli altri campi. Fiorucci si ritrova i suoi piani scombussolati dall’espulsione di Bassini ad inizio ripresa. Il primo tempo aveva visto un’Orvietana guardinga, che ha lasciato più gioco agli avversari, ma senza correre particolari rischi. Nella seconda parte di gara, quando ci si potevano attendere, anche con i cambi, nuovi spunti e modi di gioco, l’inferiorità numerica ha costretto l’Orvietana a pensare solo a difendere. I 15 corner a zero del Città di Castello la dicono lunga sul monologo locale, soprattutto nel secondo tempo, ma almeno tre parate di Marricchi e un’ottima prova dei centrali difensivi, hanno protetto lo 0-0 fino al termine.

Tra i padroni di casa manca Brunetti in difesa per squalifica, Alessandria conferma il suo amato 3-4-3 che prevede Nannelli in porta; Mariucci, Mosti e Paparusso in difesa; Mezzasoma, Gorini, Massai e Grassi a centrocampo; Sylla Fode, Doratiotto e Calderini in attacco.

Quattro nuovi acquisti in campo per l’Orvietana nell’undici titolare, Fiorucci sceglie infatti Marricchi in porta, Frabotta, Borgo, Bassini e Papale in difesa; Proietto, Ricci e Rinaldi in mediana; Mignani e Di Natale in avanti di supporto a Tomassini.

Calderini e Sylla saranno spine nel fianco per tutta la gara, i padroni di casa sono più propositivi, ma arrivati negli ultimi sedici metri finiscono per perdersi tra le maglie della difesa orvietana. Calderini a volte è incontenibile, ma non trova compagni in area a raccogliere i suoi suggerimenti. Gorini ci prova tra calci piazzati e corner, senza mai spaventare Marricchi, solo una volta impegnato in un’uscita di pugni.

E allora ecco che a rischiare di andare in vantaggio è l’Orvietana poco dopo la mezz’ora quando Ricci lancia lungo Rinaldi, esce il portiere fuori area costretto ad intervenire di piede, ma manda a rimpallare la sfera sullo stesso Rinaldi: il pallone supera Nannelli e si avvicina pericolosamente alla porta, ma termina sulla parte alta della rete.

Continuano invece le incursioni del Città di Castello Sylla sulla destra supera Papale, entra in area e da buona posizione spara alto.

La ripresa inizia con Tersini al posto di Mosti nel Città di Castello. Ma dopo nemmeno 4 minuti l’Orvietana resta in dieci per il doppio giallo rimediato da Bassini, costretto a mettere una pezza su un buco creatosi sulla tre quarti, intervento in ritardo e per lui, già ammonito, doccia anticipata.

Intanto inizia a piovere copiosamente. Fiorucci inserisce Biancalana come terzino destro, fa uscire Mignani, e sposta Frabotta centrale. Da qui in poi sarà un susseguirsi di azioni dei padroni di casa che collezionano corner a grappoli, ma in mezzo all’area hanno sempre la meglio i difensori orvietani e quando la palla passa, ci pensa Marricchi, che finirà per risultare il migliore in campo in assoluto.

L’assedio del Castello può essere così riassunto in sequenza: Gorini si vede deviare di un soffio una conclusione che stava finendo in porta, Paparusso mette palla negli ultimi due metri e ci pensa Ricci, rischiando non poco, a mandare in corner.  Marricchi comincia il suo show, prima intervenendo di piede sul tiro di Massai, poi tuffandosi su un pallone vagante proveniente da calcio d’angolo. Sylla riesce sempre a crearsi superiorità numerica, entra in area, ma anziché provare la conclusione, preferisce servire i compagni che di nuovo vengono anticipati dalla difesa orvietana. Marricchi è chiamato di nuovo agli straordinari sul calcio di punizione di Gorini, Grassi da fuori area non trova la mira, quindi l’occasione più ghiotta al 91’: altra palla che arriva a centro area, Doratiotto riesce per la prima volta in partita ad anticipare i centrali, colpisce forte, angolato e preciso, ma il colpo di reni di Marricchi toglie la palla dall’angolino. Una parata che vale come un gol.

L’ultima palla pericolosa danza in area al minuto 94, sempre partita dai piedi di Sylla, ma ancora una volta la retroguardia orvietana è attenta e precisa. Finisce a reti inviolate.

Domenica prossima è prevista la penultima giornata del girone di andata, i biancorossi torneranno a giocare in casa contro il Livorno.

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