post

Biagioli: “Nessun dramma, ma voglio più determinazione e più tifo allo stadio”.

All’indomani della prima giornata il presidente torna sulla gara di sabato scorso.

Dalle colonne del Corriere dell’Umbria di lunedì 5, riportiamo un estratto delle parole del presidente Roberto Biagioli:

Non faccio drammi per la sconfitta contro l’Arezzo, non ci ho certo perso il sonno, a fine gara ho visto i giocatori forse anche troppo abbattuti e ho detto loro di non demoralizzarsi, mi è dispiaciuto solo che abbiano un po’ mollato rendendo il punteggio troppo severo, ma da parte mia c’è massima fiducia nel gruppo e nello staff”.

Intendiamoci qualche difetto si è visto, ma lo avevamo notato anche prima, ovvio che contro l’Arezzo tutto è stato amplificato, ma Ciccone ci sta lavorando e se ci sarà bisogno, prima della fine del mercato, potremmo fare un’ultima operazione, speriamo poi che gli infortunati di sabato non debbano restare fuori a lungo”.

Non sarà solo l’incasso ad aver reso meno amaro il pomeriggio di sabato scorso, anzi a guardare il dato dei biglietti e degli abbonamenti venduti speravo in un afflusso ancora maggiore di pubblico locale, capisco che gli orvietani per volere delle forze dell’Ordine siano stati costretti alla tribuna scoperta in una giornata di pioggia, ma avrei voluto vedere più gente, abbiamo fatto sacrifici e ottenuto risultati sportivi importanti, portando un calcio di categoria nazionale a Orvieto, ora è il momento che gli appassionati di questo sport si facciano vedere e anche sentire, un po’ di tifo durante la partita non guasterebbe, questa cosa mi ha un po’ deluso, speriamo che i tifosi di casa mi smentiscano tra 15 giorni, quando torneremo a giocare al Muzi”.

“Infine torno sull’annosa questione delle strutture, questa categoria non ci permette di perdere ulteriore tempo, le strutture non sono del tutto adeguate, è una storia che va avanti da troppi anni, non possiamo più permetterci di aspettare, lo stadio è degli anni 70, le leggi sono cambiate, il settore giovanile ha molti iscritti e pochi spazi, bisogna prendere delle decisioni”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *