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È amara Figline per l’Orvietana, il rosso a Berardi manda all’aria i piani di Rizzolo

Tiene bene il campo e osa per 40 minuti, poi resta in dieci e i padroni di casa fanno loro la partita.

FIGLINE – ORVIETANA 2-0

FIGLINE (4-3-3): Pagnini; Ciraudo, Francalanci, Nobile, Simonti; Milli (41’st Degl’Innocenti), Borghi, Torrini; Zellini (41’st Remedi), Mugelli (28’st Noferi), Bruni (1’st Ciravegna).

A disp.: Daddi, Gozzini, Tognetti, De Pellegrin, Nyamsi. All.: Brachi.

ORVIETANA (4-3-1-2): Formiconi; Caravaggi, Ricci, Berardi, Mauro (18’st Simic); Sforza (18’st Bologna), Orchi (18’st Esposito), Fabri (1’st Paletta); Proia; Panattoni, Caon (18’st Quintero). A disp.: Brigliozzi, Manoni, Martini, Marchegiani. All.: Rizzolo.

ARBITRO: Moro di Novi Ligure (De Candia di Bari – Sorgente di Taranto).

RETI: 42’pt Francalanci, 1’st Ciravegna.

NOTE: Espulso Berardi (O) al 37’ pt per fallo da ultimo uomo e Quintero (O) per comportamento non regolamentare a gara finita; ammoniti: Berardi, Quintero (O), Francalanci, Torrini, Remedi, Nobile (F). Angoli: 3-2. Recupero: 3’+4’.

Continua il momento no dell’Orvietana, un solo punto nelle ultime tre partite. A Figline i biancorossi se la giocano finché non rimediano l’espulsione di Berardi poi, sebbene non manchino grinta e cuore, non riescono a rientrare in gara.

Rizzolo cambia modulo: si presenta con la difesa a quattro. C’è Formiconi in porta visto l’infortunio di Rossi, davanti a lui operano Caravaggi, Ricci, Berardi e Mauro. In mediana ci sono l’altro 2006 Sforza insieme a Orchi e Fabri, con Proia trequartista dietro le due punte Panattoni e Caon. 4-3-3 invece per Brachi.

L’uomo in più a centrocampo consente ai biancorossi di infastidire il Figline, la gara è spezzettata, un paio di lanci lunghi arrivano dalla parte di Panattoni, che nel primo caso conclude centrale e facile per il portiere, nel secondo, dopo aver dribblato un giocatore in area, si aggiusta la palla una volta di troppo e consente alla difesa di casa di recuperare. Il Figline si vede solo con il corner di Simonti che pesca in area Francalanci, palla di poco alta: sarà la prova del gol.

La gara si decide di fatto al minuto 37 del primo tempo quando Berardi, tradito anche da un rimbalzo, è costretto ad intervenire su Mugelli, ultimo uomo: è rosso diretto per il difensore biancorosso che nell’occasione si infortuna pure. La punizione la va a battere Bruni, Formiconi in tuffo manda in corner e proprio dall’angolo torna a saltare Francalanci come era accaduto sul corner precedente, stavolta però la mira è giusta (e ci sta anche un difensore in meno) e la gara si sblocca. Si va al riposo con i padroni di casa avanti di un gol e di un uomo.

Nella ripresa dentro subito Paletta per Fabri, non al meglio, e Ciravegna per Bruni nel Figline e proprio il neo entrato della squadra di casa trova il gol immediatamente al primo minuto: azione che si sviluppa sulla sinistra, palla al limite e Ciravegna trova un rasoterra angolato dove Formiconi non può arrivare. Una doccia gelata per l’Orvietana che si trova ora davanti una montagna altissima da scalare. Anche perché ormai il Figline va sulle ali dell’entusiasmo, Zellini sfiora il terzo gol quando di controbalzo coglie la traversa.

Poi però i giallobu arretrano il baricentro e sembrano accontentarsi di gestire il risultato puntando solo su qualche ripartenza. L’Orvietana prova a prendere coraggio, ma non riesce ad impensierire mai la retroguardia di casa, se non con qualche tiro dalla distanza. Al 18’ Rizzolo rischia tutti i cambi e ne manda dentro quattro Simic, Quintero, Esposito e Bologna. Due minuti dopo la gara potrebbe riavere un sussulto, quando l’arbitro grazia Francalanci dal secondo giallo, per un fallo duro su Proia. Nel finale da segnalare la bella parata di Formiconi su Ciaravenga, anticipato proprio dal portiere orvietano.

Nel finale, piuttosto nervoso, dopo il triplice fischio arriva il rosso anche per Quintero.

Malgrado la sconfitta l’Orvietana mantiene la nona posizione in classifica, a pari merito con il Follonica Gavorrano, prossimo avversario domenica prossima al Muzi.

Nella foto (by pagina facebook Figline) un’azione di gioco.

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