E’ destino che il Tamba non riesca a completare una stagione intera ad Orvieto. Chiamato le prime due volte, una decina di anni fa, nelle ultime giornate per salvare la squadra, arrivato l’annata scorsa ad ottobre, dopo le prime 5 giornate targate Zampagna, questa volta nulla poteva far pensare che finalmente Silvano avesse potuto completare tutte le caselle di una intera stagione sulla panchina dell’Orvietana. Invece qualcosa di imponderabile ha fatto chiudere anticipatamente l’annata calcistica.
Per Fiorucci, tra il campionato 2018/19 e l’attuale si contano quindi 48 panchine consecutive con 16 vittorie, 23 pareggi e appena 9 sconfitte nell’arco dei due tornei, la prima delle quali nemmeno andrebbe contata vista la condizione della squadra appena ereditata. Numeri che hanno fruttato un sesto e un quarto posto, a cui si aggiunga anche una semifinale di Coppa Italia quest’anno.
Silvano Fiorucci, ha deciso quindi di lasciare l’Orvietana. Di seguito il comunicato della società, quindi l’intervista che Silvano ha voluto lasciare al sito ufficiale dell’Orvietana calcio:
COMUNICA STAMPA ORVIETANA CALCIO: Il presidente Roberto Biagioli e tutta l’Orvietana Calcio salutano mister Silvano Fiorucci, uomo, amico e mister come pochi.
Le nostre strade si dividono dopo 2 anni, al termine di una stagione che siamo certi ci avrebbe regalato grosse soddisfazioni. Lo stop causato dal Covid, imprevisto e imprevedibile, ci lascia con l’amaro in bocca. Ci sarebbe piaciuto ripartire insieme, ma siamo consci che le crisi che ci ha colpito tutti ridimensionerà gli obbiettivi per la prossima stagione.
Esempio di correttezza, competenza e professionalità, auguriamo tutto il meglio a mister Fiorucci, per il proseguio della sua carriera.
Le parole di Silvano Fiorucci:
“Era una decisione che avevo in mente anche prima di questa situazione, magari avrei atteso l’esito del campionato, chissà che un finale di stagione importante non mi avesse fatto ripensare. Ma dopo lo stop imposto, ho fatto questa scelta, anche perché non sappiamo come si ripartirà ed è giusto quindi che il presidente Biagioli, come tutti i suoi colleghi, abbia mani libere per organizzare la prossima stagione già da ora”.
“E’ un peccato che la stagione si sia interrotta sul più bello, avevamo appena vinto contro una delle squadre più forti e ci aspettava la sfida alla capolista, che già avevamo battuto all’andata, chissà se la nostra classifica finale non sarebbe stata migliore dell’attuale quarto posto. E’ proprio destino che ad Orvieto non si riesca a fare una stagione intera, d’altronde l’unico anno, tra gli ultimi, che sono riuscito a stare su una panchina per tutto il campionato è stato a Sansepolcro, quando portai proprio da Orvieto Rovella e Fenucci”
“Ora bisogna pensare alla salute, è difficile capire cosa accadrà al calcio, non sappiamo nemmeno cosa accadrà nella vita, sarà un’altra vita, non siamo abituati. Ci sono persone che hanno grossi problemi economici, speriamo che si arrivi ad aiutarli altrimenti si rischiano tensioni sociali, poi penseremo anche al calcio. Temo che sia molto difficile ripartire in autunno, forse i dilettanti li rivedremo in campo a gennaio 2021. I giovani poi rischiano che nemmeno possano andare a scuola, quindi che facciamo? Consentiamo loro invece di giocare? non so chi si sentirebbe sicuro. Quando si ricomincerà le società che avranno un vero vantaggio saranno quelle che hanno un forte settore giovanile con tanti elementi del posto. Ci sta il rischio che chiedano ai ragazzi di spogliarsi e prepararsi a casa. Per il resto si parla tanto di aiuti ai dilettanti, ma io ancora non li vedo, se non ci saranno iscrizioni e cartellini gratuiti non so quante società potranno partire”.
“E’ la quarta volta che sono ai saluti ad Orvieto e quindi saranno già tutti abituati ai miei ringraziamenti, ma devo ripeterli perché sono meritati e da parte mia sono molto sentiti. L’elenco è lungo dal presidente, all’amministratrice, ai dirigenti della società, passando per i vari ds che si sono succeduti. Il personale che ogni domenica era presente in panchina, chi mi ha accolto in Hotel. Quindi i volontari che operano a tutti i livelli, i tecnici del settore giovanile, l’elenco è lungo non vorrei dimenticare nessuno. Un grazie ai tifosi che ci hanno seguito, alla stampa e alle tante persone conosciute che mi hanno fatto sentire sempre bene a Orvieto”.