Matteo Bernardini, centrocampista classe 1996, è al suo terzo anno ad Orvieto, anzi dovremmo dire secondo e mezzo visto che aveva iniziato questa stagione con la maglia del Palestrina in Eccellenza laziale. Poi il ritorno sotto la Rupe nell’ultima finestra di mercato dello scorso dicembre.
Dopo l’esperienza fuori regione, Fiorucci ti ha subito rivoluto in squadra e a quanto pare riportarti a Orvieto non è stato difficile.
“E’ stato facilissimo, avevo avuto voglia di un’esperienza nuova per crescere, per confrontarmi con un calcio diverso, con un nuovo spogliatoio e devo dire che mi è servita e mi è piaciuta, ma quando sono stato richiamato dall’Orvietana ho deciso di tornare perché qua c’è una buonissima squadra che disputa un campionato stimolante. Molti compagni già li conoscevo, altri li ho visti giocare perché avevo avuto modo di assistere a qualche partita”.
La rosa ha molti centrocampisti, ma da quando sei arrivato non sembri soffrire la concorrenza, anche perché puoi ricoprire più ruoli
“Sono contento della fiducia che mi dà il mister, la concorrenza comunque fa bene, soprattutto alla classifica, visto che non ci sta molta differenza tra chi entra e chi esce in partita. Il mio ruolo fin dall’inizio della mia carriera è stato quello di mediano davanti alla difesa, poi sono passato a giocare mezzala. Non mi ispiro a nessun calciatore famoso, penso solo al mio modo di giocare”.
Da quando l’Orvietana è tornata in Eccellenza, sei sempre stato protagonista con questa maglia, avendo già collezionato 57 presenze. Nelle scorse stagioni il girone di ritorno ha sempre dato poche soddisfazioni, questa volta l’obiettivo invece è rimanere tra le prime
“Non voglio sbilanciarmi, ma le sensazioni sono positive. Le qualità ci sono, abbiamo dimostrato di giocarcela con tutti, non ci sta una vera favorita. Lo abbiamo visto anche domenica scorsa contro la capolista, la gara è stata equilibrata, ce la siamo giocata e alla fine abbiamo anche avuto le occasioni per vincerla”.
Secondo te questa squadra, rispetto a quelle degli scorsi anni, quali punti di forza ha?
“Abbiamo una rosa numericamente più ampia, un gruppo solido che è rimasto tale anche grazie al fatto che siamo tutte persone tranquille e che non abbiamo avuto, come accaduto gli anni scorsi, periodi in cui ci girava tutto male. Speriamo continui così, possiamo comunque migliorare ancora, a volte ci è capitato di regalare dei punti, c’è stato rammarico ma questo aspetto ha generato anche più voglia di perfezionarci e di stare attenti ai particolari”.
Arriva ora un’altra gara interna, contro l’Assisi Subasio che sta lottando per uscire dalle zone basse, una gara che nasconde insidie, ma che potrebbe anche regalare una classifica ancora più interessante, visto che sono in programma anche scontri diretti là davanti.
“Dobbiamo sfruttare questa gara interna, sarà difficile perché i nostri avversari cercano punti salvezza e vengono da una bella vittoria, ma considerando che 4 nostre avversarie si affrontano tra loro dovremo cercare di vincere a tutti i costi. Però bisogna stare attenti, l’Assisi Subasio ha in rosa giocatori esperti, come dicevo prima non ci saranno permesse distrazioni”.